VITA Zahnfabrik
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Fattori clinici di successo per riabilitazioni in ceramica integrale
Da due decenni con la Ceramic Success Analysis (CSA) della AG Keramik vengono documentati e analizzati i dati relativi a riabilitazioni in ceramica integrale. Nel quadro di questo studio multicentrico, basato su internet, le serie di dati di più di 12.000 riabilitazioni da 150 studi odontoiatrici sono ora state elaborate statisticamente. I dati comprendono oltre alla situazione iniziale anche indicazioni sulle procedure cliniche, il materiale usato e la tecnica di lavorazione. Il periodo di osservazione arriva fino a 20 anni. Nella seguente intervista il presidente della AG Keramik, l'odontoiatra Dr. Bernd Reiss, illustra le conoscenze che questo studio di lungo periodo ha evidenziato come fattori clinici di successo e rischio.
DV: Nella Ceramic Success Analysis come vengono rilevati ed elaborati i dati clinici?
Dr. Bernd Reiss: Gli odontoiatri partecipanti alla CSA inseriscono i loro dati nella piattaforma internet www.csa-online.net. Qui per ogni partecipante viene creata una banca dati, in modo da poter prevedere impostazioni preliminari. La valutazione può essere richiamata online in ognii momento, una valutazione specifica con commenti e suggerimenti individuali ha luogo una volta all'anno.
DV: Quali riabilitazioni in ceramica integrale presentano le migliori quote di successo nello studio multicentrico CSA?
Dr. Bernd Reiss: In linea di massima tutte le riabilitazioni in ceramica integrale danno buoni risultati. Inlays, onlays e corone parziali tuttavia presentano quote di successo migliori rispetto alla classica corona integrale.
DV: Nelle riabilitazioni in ceramica integrale quanto incide il grado di invasività sulla prognosi di lungo periodo?
Dr. Bernd Reiss: Sorprendentemente l'invasività non influisce sulla prognosi di lungo periodo. Restauri estesi con in parte sostituzione di diverse cuspidi mostrano una prognosi altrettanto buona di un inlay da una a tre superfici. Tuttavia si raccomanda una procedura orientata al difetto sia per la sostituzione di otturazioni plastiche insufficienti che per la riabilitazione di difetti estesi con cuspidi mancanti o compromesse. Perchè in caso di insuccesso la trasformazione di un restauro parziale in una corona integrale è ancora possibile. Il percorso inverso è impossibile.
DV: All‘atto pratico quali materiali restaurativi in ceramica integrale sono risultati particolarmente indicati?
Dr. Bernd Reiss: La ceramica feldspatica VITABLOCS è un classico tra le ceramiche integrali CAD/CAM e assicura ottimi risultati. Anche nelle riabilitazioni coronali non è inferiore ai materiali ad alta resistenza. Ciò dipende forse anche dall'osservanza meticolosa degli spessori minimi da parte degli odontoiatri che hanno scelto questo materiale.
DV: Con quali indicazioni e forme di lavorazione e fissaggio del materiale aumenta la probabilità di complicanze?
Dr. Bernd Reiss: Il maggior gruppo di rischio che abbiamo identificato sono denti primariamente devitalizzati. Ciò vale sia per corone che restauri parziali. I pazienti devono essere informati su questo maggior rischio. Invece riabilitazioni implantari hanno mediamente maggior successo. Un fissaggio rigidamente adesivo presenta risultati migliori della cementazione autoadesiva e classica; i sottosquadri sono più piccoli di quanto mi aspettassi. La stessa cosa vale per l'azione positiva dell'uso di una diga. Il mancato uso del silano influisce negativamente sulla prognosi della riabilitazione ceramica.
DV: Quanta influenza ha il clinico sulla durata delle riabilitazioni nel lungo periodo?
Dr. Bernd Reiss: Il clinico ha una grandissima influenza sul risultato. Questo è uno dei motivi principali per il successo e l'importanza della CSA. Si tratta di mostrare all'odontoiatra i punti di forza del trattamento adottato, ma evidenziare anche i rischi, che possono portare ad una maggiore quota di insuccessi. Quando gli insuccessi sono numerosi, con la CSA gli odontoiatri possono analizzare la procedura ed i materiali scelti e sulla base delle nozioni rilevate ottenere un incremento delle quote di successo clinico.
DV: Quali fasi di trattamento sono particolarmente importanti per gli odontoiatri perchè riabilitazioni in ceramica integrale abbiano una buona durata nel lungo periodo?
Dr. Bernd Reiss: Lavorare in funzione del difetto e attenersi alle istruzioni del produttore sono sicuramente due aspetti essenziali per un successo clinico duraturo.
Relazione 11/18
Dr. Bernd Reiss
Malsch, Germania
Fig. 1: Analisi Kaplan-Meier: Nel periodo di osservazione di 20 anni le quote annue di insuccesso sono rimaste ad un livello costante di 0,5 -0,9 % p.a.; N = 9542 resatauri.
Fonte: Dr. Bernd Reiss, banca dati CSA, relazione: 11/18
Fig. 2: Analisi dei dati relativi a insuccesso su base causale: gli insuccessi più frequenti sono fratture e complicazioni endodontiche.
Fonte: Dr. Bernd Reiss, banca dati CSA, relazione 11/18
Fig. 3: Analisi Kaplan-Meier: L'elaborazione delle quote di sopravvivenza di restauri parziali a una fino a a cinque superfici mostra una quota di sopravvivenza inferiore rispetto a corone.
Fonte: Dr. Bernd Reiss, banca dati CSA, relazione 11/18
Fig. 4: Analisi Kaplan-Meier: Quota di sopravvivenza significativamente minore di riabilitazioni su denti devitalizzati rispetto a denti vitali.
Fonte: Dr. Bernd Reiss, banca dati CSA, relazione 11/18
Fig. 5: Situazione iniziale/Preparazione.
Fig. 6: Analisi Baseline; corone in ceramica integrale VITABLOCS (24–27).
Fig. 7: Corone VITABLOCS al controllo dopo 17 anni.
Fig. 8: Corone VITABLOCS: controllo dopo 20,5 anni.
Fotografia: PD Dr. Andreas Bindl, Zurigo, Svizzera