VITA Zahnfabrik
H. Rauter GmbH & Co. KG
Spitalgasse 3
79713 Bad Säckingen
Ricostruzione coronale implantare, policroma in ceramica ibrida
Restauri supportati da impianti sono soggetti a carichi particolarmente elevati. Dopo l‘estrazione e l‘impianto al paziente manca l‘apparato di fibre elastiche del letto dentale naturale. Per questo motivo le forze di masticazione non vengono assorbite, ma trasmesse direttamente sul restauro, l‘impianto, l‘osso e la dentatura antagonista. La ceramica ibrida VITA ENAMIC (VITA Zahnfabrik, Bad Säckingen, Germania) ha una struttura a reticolo duale in ceramica (86 % in peso) e polimero (14 in peso). Ne risulta un‘elasticità simile alla dentina e la capacità do assorbire le forze di masticazione. Il blocchetto policromo VITA ENAMIC multiColor in geometria EMC-16, grazie alla sua elevata dimensione verticale, consente di realizzare corone-abutment monoblocco, monolitiche anche nel caso di osso atrofizzato. L‘odontoiatra Professor Dr. Alexander Hassel (Mannheim, Germania) mostra in questo contributo come riabilita una paziente con questa forma di restauro.
1. Situazione inziale
Una paziente 53-enne si è presentata in studio per problemi di masticazione. L’indagine radiologica e clinica ha evidenziato una frattura radicolare nel dente 26 trattato endodonticamente. Il dente è stato estratto con minimo sacrificio osseo. Dato che la paziente ha rifiutato una protesi mobile e l’invasiva preparazione per un ponte sui denti 25 e 27, si è deciso di chiudere la lacuna con una riabilitazione implantologica. Una precedente parodontite era stata curata ed il risultato del trattamento stabilizzato con una rigida profilassi. In regione 26 l’osso mascellare era atrofizzato, motivo per cui è stato scelto il blocchetto in ceramica ibrida policroma VITA ENAMIC multiColor nella geometria EMC-16 per la riabilitazione CAD/CAM della paziente.
2. Impianto e formatura
Un impianto OsseoSpeed EV (Dentsply Sirona, Mannheim, Germania) è stato inserito in regione 26, e sottoposto a impronta dopo un periodo di guarigione di tre mesi. Per la presa dell’impronta con Impregum (3M, Seefeld, Germania) un portaimpronte monouso VITA è stato perforato in modo mirato nell’area dell’impianto. Su questa base è stato realizzato il modello maestro e digitalizzato nello scanner da laboratorio inEos X5 (Dentsply Sirona, Bensheim, Germania). Con il software exocad (exocad, Darmstadt, Germania) è stata progettata la corona. In funzione dell’abutment individuale e del diametro del canale di avvitamento è stata progettata una corona-abutment con canale di avvitamento integrato.
3. Realizzazione della corona-abutment
La corona-abutment è stata fresata a umido con l’unità di fresaggio N4 (vhf camfacture, Ammerbuch, Germania). L’abutment individuale è stato sabbiato prima dell’incollaggio adesivo e condizionato con un primer per metalli. Le superfici di incollaggio ed il canale di avvitamento della corona-abutment sono stati mordenzati con acido fluoridrico e quindi silanizzati. Dopo l’indurimento del composito di fissaggio la fessura di cementazione e la corona-abutment sono stati rifinite e lucidate sotto un airblock. La riabiltazione implantoprotesica è stata quindi avvitata intraoralmente e quindi sono stati controllati contatti approssimali e occlusione. Dopo inserimento della banda in teflon il canale di avvitamento è stato chiuso adesivamente con composito di otturazione.
4. Risultato estetico, in tempi minimi
Grazie all’elevata dimensione verticale del blocchetto VITA ENAMIC multiColor EMC-16 e le eccellenti caratteristiche di lavorazione CAM della ceramica ibrida, nonostante l’atrofia ossea in regione 26 è stato possibile realizzare in tempi minimi con tecnica CAD/CAM una coronaabutment estetica. Grazie al tipo di riabilitazione monolitica il rischio di chipping è significativamente ridotto. Test di laboratorio mostrano inoltre che grazie alla sua struttura a reticolo duale la ceramica ibrida ha la proprietà di arrestare la formazione di possibili fessure iniziali. Ciò permette di prevedere una buona stabilità di lungo periodo. L’incollaggio esterno evita residui di cemento nel solco e previene perimpiantiti. Al controllo dopo una settimana la paziente era entusiasta della sensazione di masticazione naturale e della vitalità della riabilitazione in ceramica ibrida. All’ispezione la gengiva si presenta priva di infiammazioni e di forma estetica, ed è evidente il gioco di colori e luci naturale della corona in ceramica ibrida policroma.
Relazione 07/19
Prof. Dr. Alexander Hassel, Mannheim, Germania
Fig. 1: Situazione iniziale: Impianto in 26 dopo un periodo di guarigione di tre mesi.
Fig. 2: Intorno ai formatori gengivali i tessuti molli si presentano stabili e privi di infiammazioni.
Fig. 3: Il profilo di emergenza dopo aver svitato il formatore gengivale.
Fig. 4: L’impianto osseointegrato con elemento di formatura avvitato.
Fig. 5: L’impronta è stata eseguita con un portaimpronte perforato.
Fig. 6: Con il CAD-Software è stata progettata una corona-abutment con canale di avvitamento.
Fig. 7: Con il posizionamento verticale della corona nel blocchetto virtuale è possibile controllare l’andamento cromatico.
Fig. 8: Corona-abutment fissata con tecnica adesiva sull’abutment individuale.
Fig. 9: La corona-abutment può essere avvitata intraoralmente attraverso l’apposito canale di avvitamento.
Fig. 10: Dopo l’inserimento il canale di avvitamento è stato chiuso con composito.
Fig. 11: Risultato: La corona-abutment si integra armoniosamente nella dentatura naturale residua.